giovedì 25 giugno 2009

*malinconia*

Brutta bestia, la malinconia.
Ti prende quando meno te lo aspetti, ti assale alle spalle, e non ti molla più.
Le basta poco per prendere il sopravvento: una canzone, oppure un luogo. Una foto. Un semplice pensiero. A volte basta addirittura un profumo. Tante volte ho sentito profumi nell'aria che mi hanno catapultato in un luogo lontano da quello in cui fisicamente ero in quell'istante.
Quando succede, quando la malinconia entra dentro di te, tutto ciò che ti circonda diventa distante. Tutto sembra una pellicola che scorre su uno schermo. Vedi ciò che hai davanti, ma non gli presti particolare attenzione. La tua testa è altrove, in un luogo, un momento ed una sensazione lontana, ormai persa. Ti chiedi dove possa esser finito tutto ciò che in questo istante di malinconia senti battere nelle tue vene, mentre essa riempie il sangue che scorre, e lo rende al tempo stesso più denso, più vivo, ma anche più scuro. Più cupo. Più triste. Melanconico.
Ricordi le sensazioni che provavi. Ricordi com'eri differente da ora, grazie a quelle sensazioni. Ti rendi conto che quelle sensazioni fanno parte di un passato che ora ti sembra così dannamtamente lontano, e vorresti sforzarti per recuperarle, ma chiudendo gli occhi ti rendi conto che non è più possibile. Che il passato è andato via, e tutto ciò che ti ha lasciato è questa struggente emozione che ogni tanto bussa alla tua porta, e che entra anche se tu vorresti lasciarla fuori.
I pensieri si affollano nella tua testa, ed il tuo cervello elabora e lavora come solitamente non fa. Il tuo sguardo si perde nel vuoto, ed assumi una espressiona pensierosa, o meglio, malinconica, appunto. Gli sguardi malinconici sono quelli più profondi, ma anche quelli più dolorosi.
C'è chi dice che invecchiare porti inevitabilmente con se la malinconia, poichè il passato ci appare sempre più roseo di quello che in realtà era. Su questo in effetti non ci piove. Personalmente, però, la malinconia mi sembra quasi uno stile di vita. Mi sembra il mio io più profondo. Quello che ama le canzoni più struggenti, quello che si perde in determinati romanzi, quello che si emoziona per certi film. Così ascoltare canzoni lente e depressive si rivela un esercizio di masochismo, e indugiare in certi pensieri un modo di capire me stesso. Da dove vengo, dove sono e chissà dove sto andando. C'è qualcosa che mi manca? C'è qualcosa che è cambiato in me negli anni e di cui sono fiero o addirittura felice? E qualcosa che invece mi rendo conto che mi ha cambiato in modo sbagliato?
La malinconia è data da ciò che ci manca: affetti, abitudini, luoghi, stili di vita, sogni, panorami, secondi che non dimenticheremo mai.
Mi manca il mio cane. Mi manca il mio sogno. Mi manco io. Perso nella mia malinconia.

*AB*

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